Sedie Vintage

sedia vintageDa quando la curvatura a vapore del legno spianò la strada al successo delle sedie Thonet, intorno ai tavoli se ne sono viste di tutti i colori: di legno, appunto, ma anche di metallo, di materiali plastici, rivestite in tessuto o pelle, esili o robuste, con lo schienale alto o tramutate in sgabelli.

Le sedie vintage non portano soltanto tocchi di creatività, sia che le si utilizzi in modo tradizionale, ovvero come sedute intorno ad un tavolo, sia che le si introduca nell’arredo con modalità inconsuete che vedremo: sono anche insostituibili protagoniste di riletture scanzonate o trendy, tra vernici dai colori accesi, metallizzati o lucenti, rivestimenti in ecopelliccia, lana, tela di sacco, cuoio o tessuti d’epoca, o addirittura applicazioni metalliche sbalzate, cristalli e decori molto fantasiosi.

Se ad un tavolo anni quaranta in pero, ad esempio, posso far compagnia sei belle sedie coordinate, intorno anche ad una semplice asse sostenuta da cavalletti potranno trionfare sedie tutte diverse fra loro, scelte con l’accortezza di verificare le altezze e di individuare un filo conduttore, nell’epoca di produzione, nel materiale, nel colore o nella linea. Con un po’ di pazienza, si possono individuare stoffe o pellami atti a sostituire sedute rovinate in modo filologicamente corretto.

Sedie “pazze” potranno essere appese in alto su una parete, oppure allinearsi, colorate di arancio o blu, in un corridoio anonimo; impilate in modo studiatamente casuale, specie se si tratta delle vecchie sedie impagliate da cucina, diverranno una rustica quasi scultura sotto un portico in campagna o in un salone ampio con pavimento in cotto. Certe pretenziose sedie anni sessanta, con volute e forme complicate, saranno ironici piccoli troni; all’opposto, le sedie più lineari, senza tempo, che acquisteranno personalità se accompagnate da scale cromatiche che ne valorizzano il materiale e la patina, quando sono in legno.

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