Comodino Vintage

comodino vintageI comodini vintage hanno visto le più svariate interpretazioni della loro composizione classica: un piano d’appoggio per una lampada, un libro, un bicchiere ( e con l’avanzare di ritmi di vita più pressanti, anche per la sveglia); un piccolo cassetto; uno scomparto chiuso da uno sportello. Così, per comodini vintage , andiamo ad intendere mobiletti diversissimi. Negli anni trenta e quaranta si alternano approcci razionalisti, con angoli acuti ed effetti prospettici in miniatura, ad altri più carichi, con piedi elaborati, volute, impiallicciature con legni di diversi colori. Il ripiano è sovente in marmo, anche con tonalità cromatiche particolari, a volte appartenenti a cave ormai in disuso, e comunque con una predilezione per i toni scuri o forti.

Con l’avanzare degli anni cinquanta, dopo tante forme bombate, le gambe si allungano, divengono nere, laccate o metalliche, e il minuscolo parallelepipedo che è il cuore del comodino, cambia orientamento: il lato lungo è così quello della larghezza , non più quello dell’altezza. I legni sono lucidi, e i ripiani in vetro. Si vedono inserti in seta o altri tessuti. Questa impostazione resisterà per il decennio successivo, in contemporanea con la riscoperta della curiosità verso un lusso fatto anche di mobili imponenti, che porta nelle dimore più importanti pezzi del cinque e seicento, e in quelle borghesi evocazioni, non sempre felici, di tavoli fratino o mobili da sacrestia. Divertenti sono i più pazzi tra i comodini vintage, tra superfici a specchio, parti metalliche, decori a conchiglia effetto Hollywood. Ideale è accostarli a un semplice letto con testata tessile, scegliendo una stoffa adeguata all’epoca, o addirittura ad un sommier arricchito da un copriletto prezioso.

Un bel comodino sarà utile oltre che grazioso pure utilizzato come mobiletto nel bagno, o in un disimpegno, dove torna utile un contenitore per le piccole cose che non trovano posto.

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