Orologio Vintage

orologio vintagePortare quotidianamente al polso un emblema di stile o collezionare devotamente oggetti ricercatissimi, curati, adorati? Nel mondo degli orologi sono aperte entrambe le opzioni, tra modaioli ad oltranza e cultori della complessa meccanica e dall’accuratezza di costruzione, nonché dalla scelta di materiali pregiati, da cui nasce un piccolo o grande tesoro che non servirà solo per farci sapere che ora è.

Un orologio vintage ricava e trae la propria importanza da motivazioni differenti: incontriamo così modelli che hanno avuto una produzione numericamente bassissima o limitata; altri esteticamente insoliti ed innovativi, oppure ancora legati a momenti storicamente significativi, o ancora oggetto di sperimentazioni tecniche. Ogni collezionista ha le proprie passioni…proviamo però a citare alcuni modelli “di culto” che i veri appassionati riconsocono al volo.

Si potrebbe andare a cominciare con l’Omega Speedmaster (1969) ovvero con l’orologio dell’allunaggio; alternativa d’altro segno, il Pomerai, in dotazione ala Marina Militare negli anni trenta.

L’IWC, portoghese, è una creazione sobria e robusta che ancora degli anni trenta faceva parte delle dotazioni tecniche nel porto di Genova.

Approdando agli anni settanta, emerge il Bulova Acutron con movimento a vista, che attribuisce una valenza decorativa, di grande eleganza, alle parti necessarie per il funzionamento, e ne fa una tendenza. Siamo nello stesso decennio con Zenith El Primero, il cui nome è dovuto al suo essere il primo, appunto, a vantare il ritorno in volo, per i piloti.

Ancora negli settanta, innovativa fu l’introduzione del Tissot con quadrante in pietra, di gusto inconsueto e sofisticato.
Ancora una citazione tra le molte che affollerebbero la mente di un cultore: il Rolex Submariner con valvola ad elio, assegnato ai saldatori subacquei COMEX.

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