Porta CD Vintage

porta CDNei decenni in cui venivano realizzati mobili e oggetti che oggi definiamo vintage, i CD non esistevano: lanciati negli anni ’80, hanno impiegato comunque qualche tempo a diffondersi e a radicarsi nelle abitudini tanto da richiedere contenitori appositi. Se alcuni negozi propongono porta CD che etichettano come vintage, in genere si riferiscono a caratteristiche di materiale, colore o decorazione, come nel caso delle cornici shabby utilizzate, appunto, per contenere i CD, oppure alla plastica coloratissima o all’aspetto tondeggiante che ricorda oggetti di tre decenni fa.

Lo stesso vale per mobili con tanti cassettini, del tipo una volta utilizzato negli uffici. Una soluzione creativa può essere attribuire autonomamente a vari contenitori il ruolo di porta CD, reinventandoli e dando contemporaneità alle loro vecchie funzioni.

Quindi, ecco i bauletti, le valigette, i cache pot o i cesti; ed ecco anche tanti mobiletti ormai d’incerta utilità, ma con spazi di contenimento numerosi e non troppo grandi, suddivisi in spazi; un intervento vintage può essere accentuato con decorazioni quali le figure di pin up anni cinquanta, o con i freschissimi quadretti Vichy, o ancora con copertine di spartiti jazz.

Anche un “vero” porta CD attuale assumerà un nuovo volto se foderato con tessuto o carta da parati stile optical o flower power.

Chi ha una buona manualità si farà tentare dalla trasformazioni radicali: le cassette in legno più grandi e robuste, oppure cassetti appartenuti a mobili che non esistono più, o addirittura vecchi infissi venuti da chissà dove, conterranno buona musica.

E per chi ha davvero moltissimi CD? La soluzione potrebbe essere un piccolo ed elegante armadio ad una sola anta, del tipo un tempo diffuso nelle camere singole, opportunamente modificato all’interno con ripiani e divisori, nonché con un rivestimento in carta da parati o tessuto che lo renda interessante anche se tenuto aperto.

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