Mobile Vintage

mobile vintageAlcuni mobili vintage sono rappresentativi di epoche perdute non solo per il loro aspetto, ma anche per la loro destinazione, che il mutare delle consuetudini quotidiane e della moda hanno irrevocabilmente superato. Arredi della memoria, tornati in auge e degni di nuove attenzioni.

Piccole poltrone da camera, divanetti che si potrebbero scambiare per quelli delle bambole; e poi quei minuscoli mobili che a prima vista appaiono come strani comodini, e sono invece porta giradischi, e tutta la compagine di tavolini per svariati usi, di armadietti- simpatici ad esempio quelli altri e stretti a vetrinetta, che venivano usati negli studi medici- di cassapanche, colonne portavaso, paraventi. C’è poi tutto il composito universo di buffet e controbuffet: nella gran parte dei casi sono troppo pesanti e pretenziosi per essere utilizzati insieme, riescono però a regalare insperate soddisfazioni a chi osa “placcarli” oro o argento, dipingerli di bianco o di colori stravaganti.

Un discorso a parte merita un particolare gruppo di mobili: da metà degli anni fino a tutti i settanta, furono in gran voga gli angoli bar, dal semplice mobiletto fino a interi set con sgabelli, banconi, portabottiglie e lampade. I singoli pezzi oggi possono entrare con allegria in cucina o in soggiorno.

Altra galassia, per così dire, è quella dei mobili da giardino: seggioline pieghevoli e panchine con sentimentali volute di ghisa, salottini in vimini, sedie a sdraio di legno. Non è detto che debbano restare sempre all’esterno, anzi sempre di più compaiono negli interni domestici.

Infine, non possiamo dimenticare le seduzioni degli arredi da ufficio o da negozio, dalle scrivanie con la serrandina agli schedari, dai banchi da panettiere o macellaio agli espositori con i cassettini trasparenti per legumi e granaglie.

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