Appendiabiti Vintage

appendiabiti vintageIl gesto semplice di appendere, rientrando in casa, il soprabito e pure il cappello (indumenti vintage in una casa vintage!), richiede, ovviamente, un appendiabiti. A parete o a piantana, tornerà a rendersi utile nell’ingresso, o vicino alla porta quando la zona giorno è un unico open space.

Tra gli appendiabiti a parete, tanti sono ancora pieni di sovrabbondanza decorativa liberty: fregi, fiori, bordi , a volte raffinati a volte approssimativi, a seconda dell’abilità dell’esecutore. Sono spesso arricchiti da uno specchio, e oltre ai ganci per le giacche hanno la parte inferiore dedicata ad ombrelli e bastoni da passeggio. Proprio per questo appaiono perfetti per esporre una collezione appunto di bastoni oppure di vezzosi parasole. Modelli analoghi, semplificati e alleggeriti, si videro fino a tutti gli anni ’40; una variazione sul tema è un gioco di pieni e vuoti, con materiali come il bamboo. Subito dopo, ebbero qualche fortuna quelli costituiti da pannelli foderati di tessuto.

L’appendiabiti a piantana più intramontabile è invece quello curvilineo, in legno scuro.
Se avete la fortuna di trovare arredi di qualche scuola in disuso, prendete in considerazioni i semplici appendiabiti degli alunni, strisce di legno con ganci poveri ed essenziali.

Estrose soluzioni si trovano invece tra gli appendiabiti di fantasia : in sintesi si tratta di trovare oggetti che fungeranno da ganci, su un supporto collocabile ad altezza adeguata. Utensili, pomelli di vetro smerigliato o colorato, posate, utensili, testine sagomate come nelle macellerie di una volta si tramutano in ganci, anche per sistemare grembiule e guanto da forno ; bordi, pezzi di cornici o cimase che hanno perduto il loro mobile saranno le basi: anche qui, via libera ai giochi di colore.

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